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Contemporanea

click per ingrandire L200033 aggiungi al carrello
Baravelli, Andrea - Luparini, Alessandro
"Con la passione di un semplice cittadino"
Pier Paolo D'Attorre sindaco di Ravenna. 1993-1997, 2009
Contemporanea n. 33
pp. 204, 26 ill. bn, ISBN 978-88-8063-613-7    € 20.00

A. Luparini, Un “patto per Ravenna”. Pier Paolo D’Attorre verso Palazzo Merlato; Il candidato più adatto; Pier Paolo D’Attorre e la scelta della politica; Le primarie; Lo schieramento avversario; a) Il Partito repubblicano e l’Alleanza per Ravenna; b) La Democrazia cristiana; c) Il Partito socialista; d) A sinistra del Pds: Rifondazione comunista e la Rete; e) La Lega; La campagna elettorale; Le elezioni e il ballottaggio: Pier Paolo D’Attorre eletto sindaco. A. Baravelli, I tempi stretti della stabilizzazione. L’azione amministrativa e politica della Giunta D’Attorre (1993-1997). Ravenna alla svolta del decennio: luci e ombre di una città in trasformazione; Alla ricerca di nuovi assetti: il quadro politico locale (1993-1997); La Giunta D’Attorre: gli uomini e le donne; Il terribile e decisivo 1993; L’attività amministrativa della Giunta D’Attorre; Ambiente e territorio; Cultura, Università e attività sportive; Turismo, Commercio e infrastrutture di viabilità; Educazione e servizi sociali; Conclusioni

Il libro ripercorre, a dieci anni di distanza dalla scomparsa di D’Attorre, la sua vicenda politica e amministrativa, che lo portò alla guida del Comune di Ravenna in un momento di grande difficoltà per la città in seguito al crollo dell’impero del gruppo Ferruzzi e al suicidio di Raul Gardini.
Intellettuale di prestigio, docente universitario ma anche politico appassionato, fu il primo sindaco di Ravenna ad essere eletto direttamente dai cittadini.
Sue sono state alcune intuizioni sullo sviluppo della città e del territorio incentrate sull’ambiente, il porto e la cultura. Linee guida cui seppe dare prospettive e dimensioni che andavano ben al di là del locale per inserirsi in una dimensione nazionale ed europea.
La sua scomparsa fu avvertita dalla classe politica nazionale come la perdita di una delle migliori giovani intelligenze nel nostro paese.