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Casadio, Andrea - Cavassini, Paolo - Luparini, Alessandro
"Un matrimonio di interesse"
L'avvento del fascismo e la Federazione delle Cooperative di Ravenna. In appendice: Relazione di Pietro Cagnoni, 1925, 2011
prefazione di Lorenzo Cottignoli
Contemporanea n. 37
pp. 296, ill. bn, ISBN 978-88-8063-590-1    € 25.00

L. Cottignoli, Prefazione - A. Luparini, A caccia della “Piovra Rossa”. La fascistizzazione della cooperazione ravennate- P. Cavassini, “Navigando verso porti raggiungibili”. Ascesa e declino del “riformatore” Pietro Cagnoni- A. Casadio, Fascismo e cooperazione di consumo nel ravennate: un caso di studio - P. Cagnoni, Due anni di amministrazione provvisoria nella Federazione delle Cooperative in Provincia di Ravenna. Relazione(1925)

La storia di Ravenna non può prescindere dalla storia della cooperazione, con la quale è saldamente intrecciata. Contrariamente a un’opinione diffusa, la “conquista” fascista del luglio 1922, suggellata proprio dall’incendio del palazzo sede della Federazione delle Cooperative, non significò affatto la liquidazione in blocco della cooperazione ravennate, bensì la sua ridefinizione, ispirata in parte a criteri politico/ideologici, in parte a esigenze tecniche e di bilancio. Primo artefice di tale riassetto fu senza dubbio il ragionier Pietro Cagnoni, singolare figura di imprenditore e uomo politico, fra i protagonisti della modernizzazione del territorio ravennate a cavallo tra Otto e Novecento, al quale il nuovo potere mussoliniano affidò l’incarico di commissario straordinario della Federazione.
Cuore di questo volume è la ristampa integrale della Relazione presentata da Cagnoni al termine del proprio mandato commissariale: un documento straordinario, fondamentale non solo per comprendere le dinamiche che guidarono la riforma fascista dell’apparato cooperativo provinciale, ma anche come chiave di lettura di un’intera stagione politica e culturale. La Relazione è accompagnata da tre agili saggi: un profilo biografico di Cagnoni, una riflessione generale sul controverso rapporto fra fascismo e movimento cooperativo, e un’analisi della cooperazione di consumo ravennate, la più interessata dalla “fascistizzazione”, durante il Ventennio.