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Studi danteschi

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Dante in lettura, 2005
a cura di Giuseppe De Matteis
Studi danteschi
pp. 312, 8 ill. bn, ISBN 8880634445    € 20.00

E' possibile scaricare questo volume in versione PDF, a pagamento,
tramite Casalini Libri Digital Division


Saluti di V. De Trino, D. Di Adila, F. Grassi – E. Fenzi, Il libro della memoria – M. Dell’Aquila, Dante lettore dei classici – E. Landoni, Lectura Dantis tra istituzionalità e libertà – S. Cristaldi, Dante lettore e scriba della memoria – S. Sarteschi, Dante e il lettore – R. Stefanelli, “Leggere”, “lettura”, “lettore” nella «Commedia» – L. Sebastio, Lettura di una rima dantesca: «Se Lippo amico se’ tu che mi leggi» – G. Oliva, Malebranche – R. Scarabello, Per una lettura teatrale di Dante – F. Mastromatteo, Tra verbo e suono – M. Tavoni, Un nuovo strumento informatico per lo studio di Dante (con una proposta interpretativa per «Inf.» IV 69) – P. Sabbatino, Dante lettore e critico di se stesso nel canto XXX del «Purgatorio» - L. Scorrano, L’episodio di Forese e la lettura dell’umano – G. De Matteis, L’episodio di Manfredi e la “lettura” del divino – A. Sorella, Letture figurali della «Commedia» - A. De Petris, Puntualizzazioni su Dante nel Quattrocento

Non mancano, nella vasta e variegata bibliografia dantesca, studi sul tema della lettura o sulla presenza del lettore all’interno dell’opera. Il Convegno, del quale in questo volume si registrano gli Atti, ha inteso, però, portare in primo piano le “occasioni” in cui il tema della lettura si modula con diversi punti di vista a seconda che l’attenzione si rivolga a Dante “lettore” o al lettore di Dante, agli strumenti tradizionali o a quelli nuovi adoperati per leggere. Scaturisce da questo approccio un accostamento all’opera dantesca unitario pur nelle sue varie articolazioni e il tema del Dante “lettore” (non solo di libri ma anche dei molti aspetti della realtà e dell’invenzione) s’intreccia con quello, sempre intrigante, del rapporto dei lettori con Dante, sia che la “lettura” si presenti in forme libere o istituzionalizzate, sia che percorra vie già ampiamente sperimentate o ne tenti di nuove. Il Convegno si è proposto di dare evidenza a questa linea interpretativa per stimolare ad un più intenso colloquio con l’opera dantesca, con gli straordinari risultati conseguiti da una poesia che al massimo di meditazione (il complesso iter animae del poeta) coniuga uno splendido strumentario tecnico assicurando alle cose dette quella forza espressiva che da secoli resiste e si offre a sempre nuove e ricche prospettive esegetiche.