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L001181
![]() Pertile, Lino Dante controcorrente, 2023 Memoria del Tempo n. 81 pp. 444, ISBN 978-88-9350-119-4 € 36.00 |
Dante controcorrente illumina alcuni dei modi in cui il poeta contesta le idee e i valori dominanti del suo e del nostro tempo. Al centro, uno degli enigmi più appassionanti della sua vita: la svolta decisiva che fa del naufragio del Convivio il trionfo della Commedia.
Se nella prima metà della vita Dante sembra intento ad affermarsi a Firenze come uomo, cittadino e poeta, le sue scelte dal 1300 in poi rispecchiano il crescente conflitto con i ‘valori’ perseguiti dalla città. L’esilio radicalizza questo conflitto ma non ne è la causa. Bandito da Firenze, dopo alcune alleanze finite male, si chiude in sé ma nella solitudine e nell’esilio trova se stesso, diviene Dante. Nei vent’anni successivi non mette nuove radici, non si rifà una vita altrove, rimane dovunque un esule. Detesta l’amata Firenze, ma non è meno amaro con Pisa, Siena, Pistoia, Genova, Roma, la Romagna, l’Italia, l’Europa, il papato, l’Impero. Ora non è più soltanto Firenze ad aver bisogno di cambiare, è il mondo tutto.
Parallelo a quello di cittadino è il percorso di Dante intellettuale e poeta. Dopo le opere giovanili in cui dialoga con i poeti fiorentini e con la tradizione, dopo il Convivio in cui avvia e poi abbandona un progetto enciclopedico al servizio dei suoi contemporanei, con la Commedia estende oltre ogni misura le sue ambizioni, si fa profeta e non solo a Firenze ma al mondo intero propone, anzi prescrive, una vera rifondazione etica, nonché economica, sociale e politica. Nel poema prende così forma il sogno di un grande intellettuale, agli albori dell’età moderna, di arrestare con la forza della poesia, in nome del bene comune, l’avanzare della modernità o di quello che dal Settecento in poi si chiamerà il ‘progresso’.
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![]() Farneti, Filippo Tessere d'arte Mosaici Contemporanei a Ravenna, 2023 Arte e cataloghi pp. 48, col., ISBN 978-88-9350-121-7 € 13.00 |
Questo libro ti guiderà alla scoperta dei tesori d'arte di Ravenna e delle più importanti opere conservate nella Collezione dei Mosaici Contemporanei del Museo d'Arte della Città. Tuffati in questo fantastico viaggio attraverso la storia del mosaico per scoprire la straordinaria modernità di questa antichissima arte.
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L700001
![]() Libri e lettori al tempo di Dante La biblioteca di Santa Croce in Firenze, 2023 a cura di Sandro Bertelli - Costantino Marmo - Anna Pegoretti Santa Croce Studies / Studi su Santa Croce n. 1 pp. 232, ill. col. e bn, ISBN 978-88-9350-116-3 € 24.00 ![]() Premessa di Sandro Bertelli, Costantino Marmo, Anna Pegoretti - Roberta Iannetti, Codici e copisti “francescani” a Firenze nel XIV secolo - Antonello Gatti, Per la biblioteca di Santa Croce: uno sguardo sul mondo classico - Benedetta Mariani, Art and Patronage: An Analysis of Selected Illuminated Manuscripts from Santa Croce in the National Library of Florence - Federico Rossi, Un libro-biblioteca dei frati Minori: il codice Laurenziano Pluteo 19 dex. 10 - Anna Pegoretti, Per le stimmate a Santa Croce (tra Dante e Petrarca) - Claudia Appolloni, Terminologia linguistica, studio dell’ebraico ed esegesi biblica nelle «Note» attribuite a Ruggero Bacone (bml, Plut. 25 sin. 4) - Costantino Marmo, La grammatica e la logica modiste a Santa Croce tra fine XIII e inizio XIV secolo - Veronica Albi, La ricezione minoritica del libro di «Giobbe». Il caso della biblioteca di Santa Croce - Indice dei nomi - Indice dei manoscritti |
Il volume raccoglie i contributi delle Giornate di Studio Libri e lettori al tempo di Dante. La biblioteca di Santa Croce in Firenze, tenutesi a Ferrara il 13 e 14 maggio 2022 nell’ambito del Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale “Libri e lettori a Firenze dal XIII al XV secolo: la biblioteca di Santa Croce”. I manoscritti provenienti dall’antica biblioteca francescana di Santa Croce in Firenze, ora conservati per la quasi totalità presso la Biblioteca Medicea Laurenziana (circa 600 testimoni) e presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (un centinaio di manoscritti o poco più) presentano una straordinaria ricchezza e complessità, che richiedono e al contempo permettono un’analisi interdisciplinare delle forme concrete in cui i testi classici, filosofici, storici e teologici furono prodotti e tramandati, letti e studiati nel capoluogo toscano fra tardo Medioevo e primo Rinascimento. I saggi affrontano più di un aspetto significativo del fondo e prendono di volta in volta in considerazione uno o più codici, esemplificando una pluralità di approcci che abbraccia tanto l’analisi microscopica quanto la ricostruzione storica di Santa Croce quale ambiente culturale e spirituale.
Sandro Bertelli insegna Paleografia e Codicologia all’Università di Ferrara.
Costantino Marmo insegna Storia della Semiotica all’Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna.
Anna Pegoretti insegna Letteratura Italiana all’Università Roma Tre.
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L001180
![]() Strologo, Franca Il caso dell'Orlando laurenziano, 2023 Memoria del Tempo n. 80 pp. 504, ISBN 978-88-9350-112-5 € 38.00 ![]() |
L’Orlando, tràdito dal ms. Mediceo Palatino 78 della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, fu scoperto nel 1869 da un giovane Pio Rajna, che esaminandolo lo identificò come il testo da cui Luigi Pulci aveva tratto ispirazione per la composizione dei primi ventitré cantari del Morgante. La tesi di Rajna sulla priorità cronologica dell’Orlando rispetto al Morgante fu accettata all’unanimità: nell’edizione dell’Orlando di Johannes Hübscher; nelle principali edizioni critiche del poema pulciano, quelle di Franca Ageno, Raffaello Ramat, Domenico De Robertis e Davide Puccini; e negli studi critici, come in quelli di Enrico Carrara, dello stesso De Robertis e di Remo Ceserani, oltre che, tangenzialmente, di molti altri ancora, da Attilio Momigliano a Vittorio Rossi, Giovanni Getto, Natalino Sapegno, Giuseppe Guido Ferrero, Carlo Dionisotti. Ma in anni relativamente recenti essa è stata messa in dubbio nei lavori di Mario Martelli e Paolo Orvieto, che hanno a loro volta dato l’abbrivio a una serie di interventi in materia, fra cui quelli di Stefano Carrai, Marco Villoresi, Maria Cristina Cabani e, fuori d’Italia, Mark Davie. Di fronte a posizioni tanto divergenti, in questo libro si è ripresa in esame in modo sistematico l’intera questione e al contempo, alla luce delle più attuali scoperte, si è tentato di ridiscutere la posizione dell’Orlando nella storia della letteratura cavalleresca italiana.
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L021119
![]() Inclusa est flamma Ravenna 1921: il secentenario della morte di Dante, 2023 a cura di Benedetto Gugliotta, prefazione di Giordano Bruno Guerri Arte e cataloghi pp. 112, ill. col. e bn, ISBN 9788893501187 € 15.00 ![]() tramite Casalini Libri Digital Division La fronte ricoronata di Dante. Premessa, di Giordano Bruno Guerri; La fiamma che non si è spenta. Introduzione, diBenedetto Gugliotta; 1. Le Feste dantesche del 1908: la nascita di un rito, diBenedetto Gugliotta; 2. «Un monumento ideale di vivida cultura». La Raccolta Dantesca Olschki, di Floriana Amicucci; 3. Dante, d'Annunzio e Ravenna, di Benedetto Gugliotta; 4. I giorni del centenario e i sacchi di d'Annunzio e De Carolis, di Benedetto Gugliotta;5. Adolfo de Carolis e l’Arte tessile popolare, di Valentina Raimondo; 6. La marcia su Ravenna, di Alessandro Luparini; 7. Ravenna celebra Dante: arte e restauri in città, di Daniela Poggiali; 8. «Solennissimi ricordi»: le celebrazioni dantesche nei documenti dell’Archivio storico comunale di Ravenna, di Claudia Foschini; 9. L'omaggio a Dante di Federico Faruffini, diBenedetto Gugliotta. |
Nel 1921 l'Italia celebrò in una memorabile festa nazionale i 600 anni dalla morte di Dante Alighieri, il più grande degli italiani e il padre della Patria vittoriosa dopo la Grande Guerra. A questo giubileo della Nazione l'invitato principale fu Gabriele d'Annunzio, protagonista "in contumacia" e ideatore di una straordinaria incoronazione d'alloro di Dante a Ravenna, sede principale delle celebrazioni e capitale del culto dantesco. Tra pellegrinaggi patriottici, imprese artistiche e inconsueti omaggi al Sommo Poeta, la narrazione del Secentenario si rivela un affascinante viaggio nella cultura italiana del primo Novecento.
Il nono convegno internazionale organizzato dalla Sezione Studi e ricerche "Anna Maria Chiavacci Leonardi" del Centro Dantesco di Ravenna indaga e discute i rapporti fra l'opera di Dante e l'enciclopedismo medievale, un aspetto rilevante e pervasivo della cultura del suo tempo, che si rivela vitale anche per il poeta fiorentino. Nelle relazioni qui raccolte tali rapporti sono indagati da molteplici punti di vista, coinvolgendo non solo la Commedia ma anche le altre opere di Dante.
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L029056
![]() La mondializzazione di Dante I: Europa, 2022 a cura di Antonella Braida - Joseph Cadeddu - Giuseppe Sangirardi Il Portico n. 192 pp. 288, 39 ill. col. e bn, ISBN 9788893501095 € 24.00 ![]() tramite Casalini Libri Digital Division ![]() Introduzione di Giuseppe Sangirardi. Parte I. L’Europa lontana: Delphine Rumeau, Attraverso l’Europa e attraverso il tempo. Il colloquio su Dante di Mandel’štam, Achmatova e Heaney - Sonia Netto Salomão, Dante in Portogallo tra Ottocento e Novecento: critica e traduzione - Dirk Vanden Berghe e Hans Vandevoorde, Dante dans la poésie néerlandaise de Belgique du XXe siècle - Alessandro Benucci, Conversando con Ismail Kadare. Dante nel “secolo breve” albanese - Irena Kristeva, Il «legame musaico» nella prima edizione bulgara dell’Inferno. Parte II. Oltre la letteratura: Luciano Cheles, Dante e la cultura di massa: propaganda e cinema - Joseph Cadeddu, La Divina Commedia come palinsesto commerciale. Analisi semiotica della campagna pubblicitaria televisiva Tim Dante - Filippo Fonio, Dante nella globosfera: meme danteschi e letture possibili della Commedia - Giulio Genovese, Convergence culture: Marco Martinelli and Ermanna Montanari’s staging of Dante - Sara Fontana, Coreografando Dante, riflessioni sull’orizzonte coreico europeo contemporaneo - William Franke, Theory and Theology as Driving Forces in the Globalization of Dante - Parte III. Archivi: Federica Coluzzi, Dante negli archivi: storia transnazionale delle società dantesche del secondo Ottocento - Matteo Maselli, L’Alighieri al vaglio delle Digital Humanities: risorse online per lo studio delle opere dantesche |
Inserendosi in un progetto di ricerca condotto dal 2018 all’Università di Nancy (MODA, La Mondializzazione di Dante), questo volume, a cui hanno contribuito quattordici studiosi provenienti da università di sei diversi paesi, rappresenta la prima parte di un dittico dedicato allo studio della geografia europea ed extraeuropea della ricezione della Commedia a partire dalla svolta ottocentesca che instaura il culto moderno di Dante. La focalizzazione geografica si intreccia in realtà con una focalizzazione storica e tipologica per delineare l’intreccio tra allargamento dei confini ed evoluzione delle forme di un ‘dominio’ – quello della ‘fortuna’ di Dante – in cui ogni nuova ‘conquista’ comporta un cambiamento dell’identità del ‘conquistatore’.
La prospettiva che integra geografia, storia e tipologia delle forme di ricezione fonda l’originalità del progetto rispetto all’abbondantissima bibliografia sulla ricezione internazionale di Dante e rispetto a quella più recente, ma già ricca, sul cosiddetto ‘Dante pop’. Il volume si divide in tre sezioni: L’Europa lontana, che guarda alla ricezione dantesca in zone ‘periferiche’ rispetto al centro del dantismo europeo; Oltre la letteratura, che propone una campionatura di usi significativi di Dante in contesti extraletterari in Italia e fuori (dalla propaganda politica allo spettacolo, dalla pubblicità ai canali social); Archivi, che attira l’attenzione sull’importanza cruciale delle basi di dati per una ricerca che punta sulla dimensione globale dei fenomeni di ricezione, senza però sacrificare all’idolo neopositivista della completezza statistica la ricerca del senso attraverso l’interpretazione.
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L001179
![]() Robin, Anne A la recherche de l'équilibre De la maladie à la santé: l'histoire de la lieta brigata du Décaméron, 2022 Memoria del Tempo n. 79 pp. 164, ISBN 9788893501071 € 24.00 ![]() tramite Casalini Libri Digital Division |
Ce livre se propose de montrer comment le savoir médical présent dans les différents regimina sanitatis qui circulent amplement dans la culture médiévale, que ce soit dans la Naples angevine fréquentée par le jeune Boccace ou à Florence, est un élément clé pour comprendre en profondeur le Décaméron. On s’y focalise sur la vie des sept jeunes femmes et des trois jeunes gens constituant la compagnie des narrateurs, mais il va de soi que les nouvelles apparaissent également ici ou là. Alors que les gestes, les comportements et les rituels adoptés par cette lieta brigata ont presque toujours été interprétés comme un élément décoratif, l’ouvrage cherche à démontrer, sur une base textuelle rigoureuse, qu’il en va tout autrement. Ce qui apparaît, à première vue, comme la marque d’une société ludique et ordonnée obéit au contraire à la nécessité de détourner et de vaincre la mélancolie qui pourrait détruire la société choisie des conteurs, une communauté civilisée se voulant le miroir d’une civitas où les lois du vivre ensemble, initialement présentées comme détruites, régissent à nouveau la vie humaine. Ce que l’on a l’habitude d’appeler «histoire cadre» cesse de la sorte d’être accessoire pour reprendre le rôle central que la savante mise en scène de Boccace lui a donné.