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Luglio 2024   

L700002 aggiungi al carrello
Santa Croce e la città, 2024
a cura di Anna Pegoretti - Federico Rossi
Santa Croce Studies / Studi su Santa Croce n. 2
pp. 144, 19 ill. col., ISBN 978-88-9350-141-5    € 24.00

Premessa di Anna Pegoretti e Federico Rossi - Sara Bischetti, Per una tipologia di codice francescano: due manoscritti del fondo Magliabechiano della Biblioteca Nazionale di Firenze a confronto (Magl. xxxi.65 e Magl. xxxiv.76) - Roberta Iannetti, Codici, copisti e lettori francescani a Firenze nei secoli XIII-XIV (con una nota sul Boezio Plut. 23 dex. 11) - Federico Rossi, «E chi vole quello tratato vada a’ frati di Santa Croce, che l’hano». Circolazione libraria e cultura volgare nella Firenze del Trecento - Sara Bischetti, Marcello Bolognari, Antonio Montefusco, La “Compilazione di Santa Croce”: prime ricognizioni - Gian Luca Potestà, I due codici della «Concordia Novi ac Veteris Testamenti» di Gioacchino da Fiore: un lascito dai fraticelli? - Indice dei nomi - Indice dei manoscritti

Il volume raccoglie i lavori discussi nel corso di una giornata di studi tenutasi all’Università Roma Tre il 15 dicembre 2022 nell’ambito del Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale “Libri e lettori a Firenze dal XIII al XV secolo: la biblioteca di Santa Croce”. Due sono i problemi principali affrontati nei saggi. Anzitutto si indaga la permeabilità del fondo librario santacrociano rispetto all’ambiente cittadino, popolato di figure e gruppi molto diversi per fisionomia sociale, spirituale, culturale e giuridica: le monache clarisse, della cui cura pastorale i frati minori erano responsabili; i frati del Terz’Ordine; i laici, spesso legati al convento per il tramite delle confraternite; il mondo dei fraticelli. In seconda istanza si individuano casi che permettono una parziale ricostruzione del testimoniale posseduto dalla biblioteca del convento minoritico fiorentino e dei suoi tempi e canali di crescita e dispersione. Pur certamente non esaustivi, i risultati che emergono dal volume vanno a comporre un affresco variegato, che include non solo diverse tipologie di testi, ma anche un rilevante numero di codici e di personaggi. Tale casistica rivela la vasta gamma di problemi e traiettorie che incrociano la vita della biblioteca del convento minoritico, il suo accrescersi nel tempo e la sua ricostruzione ex post.



Giugno 2024   

L001182 aggiungi al carrello
Dutschke, Dennis
Laude aretine dal secolo XIV al XV , 2024
Memoria del Tempo n. 82
pp. 432, 24 ill. col., ISBN 978-88-9350-127-9    € 34.00

Questo volume è disponibile in open access al seguente indirizzo: http://digital.casalini.it/9788893501279

La storia della laudistica ad Arezzo resta ancora da scoprire, ma nell’ambiente delle confraternite disciplinate della città possiamo intravedere l’origine e l’evoluzione di una viva tradizione di composizione e canto di laude. Le laude nelle sillogi aretine e nei frammenti tracciano un arco completo, dal Tre- al Quattrocento, nell’evoluzione della tradizione laudistica dei disciplinati di Arezzo, dalle copie che provenivano dalle tradizioni cortonesi, umbre e del resto della Toscana al gran numero di laude composte da laudisti locali. Nelle confraternite aretine le laude assunsero un’importanza non solo religiosa, nella loro devozione, ma anche civica e politica, che si manifestava nelle cerimonie pubbliche, comprese le processioni a cui partecipavano le confraternite, che costituivano un motivo di coesione cittadina.



L001186 aggiungi al carrello
La linea Bologna-Firenze
Cultura letteraria, saperi e scambi culturali nell'Italia del Due e Trecento, 2024
a cura di Johannes Bartuschat - Sara Ferrilli
Memoria del Tempo n. 86
pp. 224, ISBN 978-88-9350-138-5    € 24.00

Questo volume è disponibile in open access al seguente indirizzo: http://digital.casalini.it/9788893501385

Giuliano Milani, Funzionari itineranti tra Firenze e Bologna - Lorenzo Tanzini,
Le istituzioni e il lessico della politica: modelli, affinità, scambi tra Firenze e Bologna nel Due-Trecento - Riccardo Parmeggiani, Rapporti istituzionali, circuiti intellettuali e canali politici tra gli ‘officia fidei’ di Bologna e Firenze - Diego Quaglioni, La lingua del diritto. Dante tra Cino e i ‘doctores antiqui’ - Sara Bischetti, La circolazione dei manoscritti di‘ars dictaminis’tra Bologna e Firenze nei secoli XIII-XV - Anna Gabriella Chisena, Testi e studi astronomici in Italia tra Duecento e Trecento lungo l’asse Bologna-Firenze - Marco Berisso, Lapo Gianni e Bologna (con qualche considerazione sulla cronologia del cosiddetto ‘stilnovo’) - Michele Piciocco, Un manoscritto anche (o soprattutto?) politico: appunti di lettura sul Vaticano Latino 3793 - Maria Sofia Lannutti, Da Casella a Checolino. Poesia e musica tra Duecento e Trecento a Firenze e Bologna - Sara Ferrilli, Su alcune corrispondenze ‘astrologiche’ in versi a cavallo tra Due e Trecento: intorno a Cino da Pistoia, Onesto da Bologna e Guido Orlandi - Francesca Galli, «Quanta est via a Bononia usque Florentiam tanta est a Florentia usque Bononiam». Fatti di cronaca, notizie locali e cenni autobiografici nella ‘Summa de poenitentia’ di Servasanto da Faenza

Tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento Bologna e Firenze rappresentano due sedi privilegiate per la diffusione di nuovi fermenti politici e culturali. Tale situazione fu propiziata dalla vicinanza tra le due città, ma anche da alcuni fattori di ordine sociale che favorirono gli scambi tra la Toscana e l’Emilia, innestando un processo di reciproca imitazione che sarebbe divenuto un modello per il resto della Penisola.
Il volume riunisce saggi di studiose e studiosi appartenenti ad ambiti disciplinari diversi con l’intento di indagare, in maniera dialettica e con prospettive ad ampio spettro, le peculiarità di tale momento.Si affrontano in questa ottica temi come i rapporti istituzionali e il linguaggio politico, l’inquisizione, gli studi giuridici, la circolazione di testi e codici diars dictaminise di astronomia, l’attività di Lapo Gianni e Monte Andrea, la poesia per musica, le intersezioni tra cultura scientifica e letteraria e la produzione omiletica.
L’affermazione e l’espansione dell’uso del volgare, il rapporto tra scrittura e pratiche politiche, gli scambi e gli influssi reciproci tra cultura laica e cultura clericale da una parte, e tra cultura universitaria e cultura ‘comunale’ di stampo divulgativo dall’altra, la centralità della poesia nella formazione di una nuova sensibilità, il ruolo cardine che spetta al diritto sono alcuni significativi esempi di questo intreccio di ambienti e forme di cultura e sapere che caratterizza il periodo qui studiato nelle due città.



Maggio 2024   

L029059 aggiungi al carrello
Cherchi, Paolo
Minima Garzoniana
Studi su Tomaso Garzoni, 2024
Il Portico n. 195
pp. 208, ISBN 978-88-9350-143-9    € 25.00

Minima Garzoniana. Studi su Tomaso Garzoni è una raccolta di studi dedicati all’opera e alla fortuna di Tomaso Garzoni di Bagnacavallo, autore romagnolo che ebbe ai suoi giorni una fortuna notevole, che i secoli moderni hanno dimenticato e che in tempi recentissimi è stato riportato in auge. Il successo attuale si deve in parte alla riscoperta della grande attualità presso i suoi contemporanei, sia per i temi che trattava (la pazzia, l’ignoranza, il lavoro e il mondo dell’occulto) sia per la vivacità delle sue pagine. Questo recupero si deve in gran parte agli studi di Paolo Cherchi che ha prodotto edizioni moderne delle opere garzoniane e scritto in varie occasioni della “militanza” di questo autore umorale, brioso e dotto. Il volume raccoglie alcuni dei saggi che hanno contribuito al rilancio di Garzoni, rilancio che non è un esercizio gratuito ma la rivalutazione e la riscoperta di alcuni filoni culturali che rendevano irrequieto il nostro secondo Cinquecento, impegnato a difendere le sue tradizioni anche quando questa difesa frenava certe aspirazioni che avrebbero trovato consensi nelle culture transalpine. Il registro “erudito” di questi saggi mostra come la ricerca di fonti e dati storici illumini i percorsi lungo i quali si diffondevano idee e si consolidavano i valori culturali di un’epoca. La varietà degli argomenti discussi dà una vivacità non frequente in raccolte del genere, e mostra anche che Garzoni fu un autore “europeo” per la diffusione e imitazione delle sue opere, specialmente in Spagna e in Germania.



L021125 aggiungi al carrello
Alberto Salietti pittore, 2024
a cura di Claudio Castellini - Paolo Trioschi
Arte e cataloghi
pp. 104, ill. a colori, ISBN 9788893501422    € 20.00

Alberto Salietti nasce a Ravenna il 15 marzo 1892 e si spegne a Chiavari il 19 settembre 1961. Nel 1919 inizia a partecipare alle mostre del vivace ambiente artistico milanese e l'anno dopo sarà invitato alla XII Biennale d'arte di Venezia, cui parteciperà per ben 14 volte.
Nel 1924 aderisce al moviment artistico Novecento guidato da Margherita Sarfatti e nel 1927 è tra i fondatori del Gruppo dei sette pittori moderni con Sironi, Carrà, Tosi, Funi, Marussig e Bernasconi. E' artista attivissimo come pittore murale, incisore, disegnatore, mosaicista.
Della vasta produzione dell'artista, vengono proposti in mostra oltre 50 dipinti, molti dei quali mai esposti prima, che rappresentano sinteticamente le costanti della sua ricerca: figura, paesaggio, natura morta.



L001185 aggiungi al carrello
Chisena, Anna Gabriella
Le "prime" stelle di Dante: astronomia e astrologia fra Vita Nova e Convivio, 2024
Memoria del Tempo n. 85
pp. 312, ISBN 978-88-9350-132-3    € 28.00

E' possibile scaricare questo volume in versione PDF, a pagamento,
tramite Casalini Libri Digital Division

La vita e l’opera di Dante sono contrassegnate dal movimento dei cieli e dal bagliore delle stelle. L’astronomia è pertanto il sapere che permette al poeta di orientarsi nella propria esperienza, biografica e letteraria. Il moto ciclico e perfetto del cosmo, mosso da Dio-Amore, scandisce i momenti più importanti di tale cammino. Inaugurato all’inizio della Vita Nova, attraverso la descrizione dei ‘giri’ dei cieli che segnano la nascita e l’incontro di Dante e Beatrice, il percorso si chiude alla fine della Commedia con «il sole e l’altre stelle». La scienza astrale, che gode nel Medioevo di uno statuto epistemologico differente da quello attuale, costituisce un sapere tecnico la cui padronanza richiede una lunga dedizione, come dimostrano le digressioni astronomiche che strutturano il Convivio.
Questo libro intende mostrare in che modo la scientia astrorum poté strutturare la visione poetica e filosofica dell’Alighieri durante il periodo di formazione fiorentina e i primi anni di esilio. Il focus è pertanto posto sulle due opere più importanti prodotte in tale arco cronologico, la Vita Nova e il Convivio. L’esame dei passaggi ‘celesti’ dei due scritti è tuttavia preceduto dalla ricostruzione dei contesti culturali in cui essi vennero elaborati. Il volume presenta, per la prima volta, i dati relativi alla diffusione scritta e orale delle idee, delle dottrine e degli scritti di tema astronomico e cosmologico circolanti a Firenze e a Bologna tra la seconda metà del Duecento e i primi decenni del Trecento, in latino e in volgare. Esso intende così fornire un panorama aggiornato dei «vocabuli d’autori e di scienze e di libri» che sostentarono la peculiare visione del cosmo di Dante, in cui il sapere scientifico si fonde con i principi della dottrina cristiana.



Marzo 2024   

L040062 aggiungi al carrello
L'Alighieri 62
Rassegna dantesca, 2023
L'Alighieri. Diretta da Stefano Carrai, Giuseppe Ledda e Tiziano Zanato n. 62
pp. 168, ill. bn, ISBN 978-88-9350-124-8    € 25.00

E' possibile scaricare questo volume in versione PDF, a pagamento,
tramite Casalini Libri Digital Division


SAGGI: Marina Zanobi, «Frequenter enim variant fabulas poetae»: la catabasi di Teseo nella Commedia e nell’antica esegesi dantesca - Carlo Danelon, Dante nella selva dei Proverbi: una filigrana biblica nell’incipit della Commedia - Pietro Ruggeri, Le immagini nautiche in funzione di metafore testuali nella Commedia. LECTURAE: Roberto Galbiati, «Ecc’un deli anzïan’ di Santa Zita!»: Dante tra i barattieri. NOTE: Alessandra Forte, Miniature come glosse. I centauri nell’esegesi e nelle antiche carte miniate della Commedia - Camilla Canonico, «Sulla dimostrazione della sferica forma della terra e dell’acqua»: il Dottrinale di Iacopo Alighieri e la Questio de aqua et terra - Ariel Ragaiolo, San Paolo fra Dante e Pasolini. RECENSIONI.



Febbraio 2024   

L001183 aggiungi al carrello
Bonvesin da la Riva
Tradizioni di lingua, di poesia e di cultura, 2024
a cura di Lisa Struckl - Raymund Wilhelm
Memoria del Tempo n. 83
pp. 216, ISBN 978-88-9350-128-6    € 24.00

E' possibile scaricare questo volume in versione PDF, a pagamento,
tramite Casalini Libri Digital Division


Raymund Wilhelm, Narratore, retore e visionario. Nuovi studi su Bonvesin da la Riva ● Elisa De Roberto, Bastass ke, per mor de, in log ke… Stadi di grammaticalizzazione nel milanese di Bonvesin: dalle perifrasi alle congiunzioni ● Carolina Venco, Dopo Bonvesin. Lessico e formule narrative in un leggendario agiografico lombardo (Angelica 2235) ● Roberto Tagliani, «Lavar le man, po’ bever»: lessico della quotidianità e della convenientia tra Bonvesin e dintorni ● Lisa Struckl, Il rifacimento lombardo delle Cinquanta cortesie bonvesiniane. Dinamiche discorsive fra verso e prosa. Con l’edizione del testimone bergamasco MA 465 ● Raymund Wilhelm, Per una nuova edizione della Scrigiura rossa. Con un’ipotesi sulla genesi del Libro delle tre scritture ● Giuseppe Mascherpa, Appunti sull’impiego dei digrammi ‹dh› e ‹th› negli antichi volgari settentrionali, con un approfondimento bonvesiniano ● Anna Soma, Bonvesin e la scuola. Sull’uso didattico dei testi del maestro milanese tra Medioevo e Rinascimento ● Matteo Leonardi, Omnia in mensura et numero. Etica della “concordanza” e retorica dell’ordine nell’opera di Bonvesin da la Riva.

Fra i più importanti e prolifici poeti duecenteschi, Bonvesin da la Riva non ha ancora ricevuto negli studi l’approfondimento che meritano la complessità della sua opera e la sua rilevanza storico-linguistica e letteraria. Bonvesin ha lasciato una vasta opera di poesie religiose e didattiche di altissimo valore. Con i suoi componimenti in volgare l’autore contribuisce in modo decisivo ad elaborare la scripta letteraria milanese. Bonvesin è anche un intellettuale attento all’attualità politica e sociale che lo circonda: è noto il suo impegno come doctor gramatice o maestro di scuola; come frate del terz’ordine degli Umiliati egli si dedica ad opere di carità, sostenendo in particolare gli ospedali di Legnano e di Milano. Quindici anni dopo l’incontro di Heidelberg, documentato in Bonvesin da la Riva. Poesia, lingua e storia a Milano nel tardo Medioevo a cura di R. Wilhelm e St. Dörr (Heidelberg, Winter, 2009), il convegno «Bonvesin da la Riva: tradizioni di lingua, di poesia e di cultura», tenutosi a Klagenfurt nel novembre del 2021, ha voluto proporre una nuova sintesi sull’opera del poeta milanese. I risultati ora raccolti in volume riuniscono tanto presentazioni di progetti in corso, quanto ricerche puntuali su aspetti centrali della produzione bonvesiniana. Si profila così la personalità di un intellettuale engagé, tanto poliedrica quanto inafferrabile, che, di là dall’immagine canonizzata di una «figura ambrosianamente pia e borghese» (Contini), potrebbe rivelare inattesi caratteri di originalità.



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Ravenna studi e ricerche vol. XXIX, 2022, 2023
Ravenna studi e ricerche n. 29
pp. 356, ill. col. e bn, ISBN 978-88-9350-129-3    € 30.00

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Maria Cristina Carile, Presentazione - Angelo Bellettini, S. Apollinare in Classe 1229-1234 Le malefatte dell’abate Filippo e la lite tra l’arcivescovo di Ravenna e l’ordine Camaldolese: la vicenda e i documenti - Elisa Emaldi, Sarcofagi-reliquiari bizantini a Ravenna: un esemplare inedito del Museo Nazionale - Antonio Zaccaria, Il castello e i nobili di Orsarola - Francesco Pertegato e Vanni Geminiani (con la collaborazione di Daniele Alberti), Villa Ghedini a Chiavica di Legno (1838-1841). Nabruzzi in Campagna come Morigia a Ravenna - Costanza Fabbri, Il Duomo di Ravenna nella Sacra Visita del 1605: altari, titoli e immagini - Silvia Fanti, Un intervento decorativo dei fratelli Liverani a Ravenna - Giorgio Ghiberti, Ravenna di Oscar Wilde - Francesco Mele, Cafiero Tuti (1907-1958 ): un toscano all’Accademia di Ravenna. Nuova luce sul percorso di un’artista dimenticato - Atti del convegno su Rinaldo da Concorezzo (5-6 novembre 2021, Ravenna, Duomo - Basilica di San Francesco): Raffaele Savigni, L’attività pastorale di Rainaldo da Concorezzo e la sua memoria agiografica - Maria Cristina Carile - Elisa Tosi Brandi, Le ultime vesti di Rinaldo da Concorezzo. Un raro e prezioso corredo liturgico dei secoli XIII-XIV - Giorgio Gruppioni - Maurizio Alberani - Mauro Marabini, Il beato Rinaldo da Concorezzo arcivescovo di Ravenna (1303-1321): storia delle sue spoglie e progetto per una ricognizione scientifica e conservativa delle reliquie -Maurizio Alberani, L’Arcivescovo Rinaldo e il francescanesimo - In memoriam: Enrico Angiolini, Ricordo di Giuseppe Rabotti - Sauro Mattarelli, Ricordo di Giovanna Bosi Maramotti - Raffaele Savigni, Ricordo di Alba Maria Orselli